Le aperture del week end del 14 settembre

 

 

Domenica 14 settembre sono numerosi i beni aperti che consentiranno al visitatore di compiere diversi itinerari in Langa:

Santuario dell’Assunta a Gottasecca (dalle 15.00 alle 17.00)
E’ raggiungibile percorrendo una stradina che passa attraverso i boschi; sono presenti ampi spazi verdi intorno e un centro destinato all’accoglienza dei pellegrini nelle immediate vicinanze. Sede di un’antica si configurava certamente come un punto di passaggio per viandanti e viaggiatori, che da Alba si spostavano verso Millesimo. Realizzata in pietra locale, la costruzione odierna, in stile barocco, è infatti il risultato di consistenti rifacimenti del Seicento.

Pieve di San Giovanni a Sale San Giovanni (dalle 15.00 alle 17.00)
L’antica parrocchiale venne eretta all’inizio dell’XI secolo in pietra lavorata, secondo lo stile romanico-lombardo. La costruzione venne modificata nel Seicento. Internamente sono visibili affreschi che datano a varie epoche, dal XIV al XVII secolo; recenti lavori di restauro hanno portato alla luce un dipinto absidale centrale risalente al XII o XIV secolo: un Cristo in mandorla con in mano il Vangelo aperto e intorno i simboli dei quattro Evangelisti.

Chiesa di Santa Maria del Piano a Neive (visite guidate su prenotazione: comune di Neive 0173 67110 (interno 4))
L’affascinante pieve si trova appena all’esterno del nucleo abitato. Risalente al 1014,fu monastero benedettino, che in seguito raggiunse notevoli dimensioni. Era costituito da un edificio a pianta basilicale con tre absidi semicircolari e un campanile romanico a pianta quadrata, che per stile e architettura trova interessanti confronti con quello del Duomo di Alba.

Pieve Santamaria d’Acqua Dolce a Monesiglio (dalle 15.00 alle 17.00)
Conosciuto comunemente con il nome di “Madonna di San Biagio”, il santuario, molto caro ai monesigliesi, vede la sua costruzione a cavallo tra il X e l’XI secolo. Lo stile costruttivo è quello romanico arcaico e l’edificio si presenta in eccellente stato di conservazione, specialmente in seguito a recenti lavori di restauro che hanno inoltre portato alla luce pregiati affreschi romanico-bizantini posti sull’abside centrale.

Castello di Monesiglio (dalle 15.00 alle 18.00)
Il castello “Caldera” risale al XIII secolo, ma quasi nulla risulta più leggibile di quel periodo: nel corso del Settecento il complesso difensivo venne trasformato in una residenza signorile.
La parte più antica appare oggi l’imponente opera di sostruzione della collina, un vero e proprio terrazzamento in muratura. Ancora in buone condizioni è la torre centrale, decorata con merli a “coda di rondine”.
Altre modifiche furono apportate nell’Ottocento e poi ancora nel secolo successivo, fino a quando l’intero edificio venne poi adattato ad uso parrocchiale.

Parrocchiale di San Lorenzo a Saliceto (dalle 15.00 alle 17.00)
Risalente alla fine del XV secolo e voluta dal cardinale mecenate Carlo Domenico Del Carretto di Finale Ligure, la chiesa di S. Lorenzo è l’attuale parrocchiale di Saliceto. L’interno dell’edificio è totalmente affrescato, tuttavia l’interesse prevalente è generato dalla facciata, di fatto la parte più significativa: interamente realizzata in pietra arenaria scalpellata, è dettagliata da una straordinaria ricchezza di particolari, con figure e simboli a bassorilievo. Secondo alcune ipotesi tali figure rimanderebbero alla sfera esoterica.

Castello di Saliceto (1° visita ore 15:00; 2° visita ore 16:30)
Edificato come fortilizio, tra i secoli XII-XIII, si presenta come una poderosa struttura a pianta trapezoidale, rinforzata da tre torri agli angoli. Il feudo appartenne prima al vescovo di Savona, poi al comune di Asti e dal 1251 al 1532 ai Del Carretto. Napoleone nel 1796 vi insediò il quartier generale per qualche tempo. Nella nicchia della “Sala delle armi” è stato scoperto recentemente un ciclo pittorico trecentesco.

Cappella di San Martino a Saliceto (dalle 15.00 alle 17.00)
La cappella risulta immersa in un contesto incontaminato, arricchito con i colori della vegetazione che fa da contorno a questa interessante architettura.
Linee romaniche sono visibili nelle forme del campanile, unico elemento rilevante dell’epoca di fondazione (XII secolo).
L’edificio presenta una facciata a capanna suddivisa in tre parti; sono evidenti rifacimenti, databili al Seicento. Ulteriori rimaneggiamenti seicenteschi sono visibili all’interno. Il presbiterio presenta ancora pitture di gusto gotico, di scuola monregalese della metà del Quattrocento

Castello di Prunetto (dalle 14.30 alle 18.00)
Proprietà dei marchesi Del Carretto in età medievale, la struttura, realizzata nel XIII secolo in pietra locale, ha una forma rettangolare, con torrette quadrangolari ai lati e un torrione circolare. Gli accessi sono costituiti da due strutture ad arco, uno più stretto, per il passaggio pedonale, uno più ampio.
Nel XV secolo vengono effettuate alcune trasformazioni per adattarlo a dimora civile. L’ambiente principale del castello è rappresentato da un salone a doppia altezza situato nell’ala ovest, con evidenti modifiche ottocentesche.