Domenica 14 giugno si scopre “il tesoro della cattedrale di Alba”

 

 

La Cattedrale di Alba apre le porte ai visitatori interessati a conoscere i tesori sacri che raccontano la storia del sacro edificio e dei personaggi che l’hanno scritta.

Preziosi argenti, raffinati paramenti e arredi lignei costituiscono un patrimonio di arte e di storia in parte nascosto perché ormai in disuso grazie al rinnovamento della liturgia voluto dal Concilio Vaticano II.
Le ricche vesti sacre in velluto, taffetas o seta broccata, suppellettili come le cartegloria, le insegne delle confraternite, visibili in sbiadite fotografie d’epoca, sopravvivono nel ricordo dei più anziani, ma meritano di essere rispolverati e conosciuti.
Calici, ostensori, turiboli, navicelle, reliquiari e vesti liturgiche raccontano storie di personalità significative protagoniste della vita religiosa albese nei secoli passati, storie dei santi protettori le cui reliquie sono ancor oggi conservate alla devozione dei fedeli, storie di confratelli la cui attività ferveva nei secoli scorsi.
Non si tratta di semplici oggetti, preziosi e privi ormai di significato, ma di testimoni del passato da custodire e far conoscere.

La propensione a realizzare con preziosi materiali i vasi sacri deriva dall’Antico Testamento e viene confermata nell’Alto Medioevo, quando venne definitivamente prescritto l’utilizzo dell’argento e dell’oro per le parti in contatto con le sacre specie. Esso aveva anche valore simbolico, in quanto il godimento estetico della materia induceva alla contemplazione ed alla venerazione della divinità.
Discorso analogo vale per le vesti sacre: fin dalle origini i paramentali manifestavano e celebravano la gloria divina, differenziando il ruolo gerarchico dei celebranti, i riti e i tempi liturgici.
Per la loro realizzazione venivano utilizzati materiali nobili, in particolare la seta caratterizzata da lucentezza e preziosità. La complessità della lavorazione eseguita a telaio ed i ricchi ricami spiegano solo in parte i costi elevati di questi manufatti.

L’evento offre quindi la possibilità di visitare in compagnia di uno storico dell’arte il percorso archeologico sotto la Cattedrale e il “tesoro della Cattedrale”, solitamente non accessibile al pubblico. Sarà inoltre possibile salire sul doppio campanile romanico.

L’attività viene realizzata in collaborazione con l’Associazione Culturale Colline&Culture.

Tariffe: 6 euro per gli adulti, 4 euro dai 6 ai 18 anni, gratuito under 6, 5 euro Abbonamento Musei

Ingresso al pubblico su Piazza Rossetti (Alba), dal campanile della Cattedrale di S. Lorenzo.

Prenotazione al numero tel. 349.1573506 entro il giorno precedente all’attività.

 

Info: museo@alba.chiesacattolica.it

associazionecollineculture@gmail.com