Domenica 17 agosto da Monesiglio a Saliceto sulle tracce del romanico

 

 

 

Proseguono le proposte di Langa Medievale che per domenica 17 agosto consiglia un itinerario da Saliceto a Prunetto, passando per Monesiglio per scoprire le meravigliose testimonianze romaniche in Alta Langa.

Si parte da Saliceto dove è possibile ammirare il castello (1° visita ore 15:00 2° visita ore 16:30) situato a margine del paese e la cui struttura primitiva risale al XIII secolo. Verso le fine del XV secolo venne modificato o forse completamente ricostruito e trasformato in una residenza signorile, perdendo man mano la sua connotazione difensiva. Un secolo dopo il castello assunse di fatto l’aspetto che ancora oggi conserva. Fra gli ambienti interni spicca la “Sala delle Armi”, decorata con scene tratte dalla vita del Cristo.

Poco fuori dal centro storico, è invece la chiesetta di San Martino di Lignera (aperta dalle 15.00 alle 17.00) che in questa stagione risulta immersa in un contesto incontaminato, arricchito con i colori della vegetazione. Linee romaniche sono visibili nelle forme del campanile, unico elemento rilevante dell’epoca di fondazione (XII secolo). L’edificio presenta una facciata a capanna suddivisa in tre parti; sono evidenti rifacimenti, databili al Seicento. Ulteriori rimaneggiamenti seicenteschi sono visibili all’interno; l’edificio venne ampliato, i volumi modificati: il presbiterio è ora definito da un arco ogivale ed è coperto da una volta a crociera e presenta ancora pitture di gusto gotico, di scuola monregalese della metà del Quattrocento: vi sono raffigurati scene che riguardano la vita di San Martino, l’Annunciazione; spiccano poi un Cristo Pantocratore, gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e i Santi.
Questi affreschi sono realizzati con abbondanza di figure e caratterizzate da un certo realismo.

Seguendo la fondovalle si raggiunge il comune di Monesiglio, dominato anch’esso dall’imponente mole del castello “Caldera” (aperto dalle 15.00 alle 18.00). Della costruzione originaria del XIII secolo quasi nulla risulta più leggibile: nel corso del Settecento il complesso difensivo venne trasformato in una residenza signorile. La parte più antica appare oggi l’imponente opera di sostruzione della collina, un vero e proprio terrazzamento in muratura. Ancora in buone condizioni è la torre centrale, decorata con merli a “coda di rondine”.
Altre modifiche furono apportate nell’Ottocento e poi ancora nel secolo successivo, fino a quando l’intero edificio venne poi adattato ad uso parrocchiale.

Fuori dal centro di Monesiglio, isolata lungo il Bormida, si può visitare la bellissima pieve romanica dedicata alla Madonna dell’Acqua Dolce (aperta dalle 15.00 alle 17.00) che conserva interessanti affreschi romanico-bizantini
Lo stile costruttivo è quello romanico arcaico e l’edificio si presenta in eccellente stato di conservazione, specialmente in seguito a recenti lavori di restauro.

L’itinerario della giornata si conclude infine, salendo verso il centro di Prunetto per trovare, sulla sommità della collina, il complesso monumentale costituito dal castello (aperto dalle 14.30 alle 18.00). Proprietà dei marchesi Del Carretto in età medievale, la struttura, realizzata nel XIII secolo in pietra locale, ha una forma rettangolare, con torrette quadrangolari ai lati e un torrione circolare. Gli accessi sono costituiti da due strutture ad arco, uno più stretto, per il passaggio pedonale, uno più ampio. Nel XV secolo vengono effettuate alcune trasformazioni per adattarlo a dimora civile. L’ambiente principale del castello è rappresentato da un salone a doppia altezza situato nell’ala ovest, con evidenti modifiche ottocentesche.