Langa Medievale consiglia per domenica 27 settembre un tour in Alta Langa per visitare alcune delle più affascinanti testimonianze sacre della presenza del romanico nel territorio:
Chiesa di San Martino di Lignera a Saliceto (aperta dalle 14.30 alle 18.00). Linee romaniche sono visibili nelle forme del campanile, unico elemento rilevante dell’epoca di fondazione (XII secolo). L’edificio presenta una facciata a capanna suddivisa in tre parti; sono evidenti rifacimenti, databili al Seicento. Ulteriori rimaneggiamenti seicenteschi sono visibili all’interno; l’edificio venne ampliato, i volumi modificati: il presbiterio è ora definito da un arco ogivale ed è coperto da una volta a crociera e presenta ancora pitture di gusto gotico, di scuola monregalese della metà del Quattrocento: vi sono raffigurati scene che riguardano la vita di San Martino, l’Annunciazione; spiccano poi un Cristo Pantocratore, gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e i Santi. Questi affreschi sono realizzati con abbondanza di figure e caratterizzate da un certo realismo.
Pieve di Santa Maria dell’Acqua Dolce (aperta dalle 15.00 alle 17.00) che conserva interessanti affreschi romanico-bizantini. Lo stile costruttivo è quello romanico arcaico e l’edificio si presenta in eccellente stato di conservazione, specialmente in seguito a recenti lavori di restauro.
Chiesa di S. Rocco a Levice (aperta dalle 10.00 alle 18.00) La cappella è subito visibile appena si raggiunge il centro, dopo aver percorso una serie di tornanti dall’uscita della strada provinciale. L’edificio, di piccole dimensioni e costruito in pietra locale, fu innalzato probabilmente nel corso del XIV secolo.
Di eccezionale importanza sono gli affreschi in stile tardo-gotico che ricoprono l’interno dell’abside, databili agli inizi del Cinquecento e commissionati dal marchese Raffaello Del Carretto. I dipinti raffigurano una Madonna in trono con bambino in posizione centrale, due coppie di santi ai lati (S. Sebastiano e S. Rocco a sinistra e S. Giuseppe e S. Lucia a destra) e un Cristo Pantocratore al di sopra della scena.
Chiesa di San Sebastiano a Bergolo (aperta dalle 10.00 alle 18.00)
Eretta nel XII sec. (forse nel 1145) come cappella cimiteriale, rappresenta uno degli esempi più interessanti e ben conservati di architettura romanica delle Langhe.
Realizzata in pietra locale, rigorosa nelle proporzioni, ha un’unica navata e un’abside semicircolare, con archetti pensili visibili lungo i fianchi e l’abside. L’edificio si trova in posizione sopraelevata, sul punto più alto del colle dove sorge il piccolo centro.
Dalla cappella la visione spazia a 360°, offrendo piacevoli vedute sulle valli Bormida e Uzzone.
Pieve di Santa Maria a Cortemilia (aperta dalle 15.00 alle 18.00)
L’edificio sorge in un affascinante scorcio circondato dalla quiete e dai vigneti e può essere datato tra il XII e il XIII secolo. Nel corso del Seicento e del Settecento vennero poi effettuate alcune ristrutturazioni, come l’eliminazione di una navata laterale, con conseguente diminuzione dello spazio, e la sopraelevazione dell’abside.
La chiesa presenta tratti architettonici romanici di elevato interesse, in particolare la torre campanaria e l’abside. Il campanile è a monofore, spartito in cinque livelli da ordini di archetti pensili piuttosto irregolari.
Infine, si segnala che a Cortemilia, è attivo uno dei punti informativi di Langa Medievale nella Chiesa della Santissima Trinità. Domenica 27, all’interno dell’edificio, è l’ultima occasione per visitare la mostra “Terra di Barolo” di Mauro Rosso. L’esposizione raccoglie la collezione delle opere d’arte dipinte sulla terra dall’artista albese. La tecnica utilizzata è quella dell’acrilico e cemento, fra il graffito preistorico e la street art. La mostra racchiude in sé delle vere e proprie impronte digitali del paesaggio.