Domenica 28 settembre alla scoperta delle più belle pievi delle Langhe

 

 

Oltre ai castelli, spesso più visibili e conosciuti, l’iniziativa Langa Medievale promuove in particolar modo strutture meno note, pievi e chiesette medievali, lontane dalle vie più battute che, anche per questo motivo conservano un fascino unico.

Domenica 28 settembre sarà possibile visitare alcune delle più belle pievi dell’Alta Langa, spesso chiuse al pubblico e che quindi costituiscono un’occasione imperdibile per scoprire dei veri e propri gioielli di architettura romanica.

Pieve di Santa Maria a Cortemilia (aperta dalle 15.00 alle 18.00)
Giunti a Cortemilia, attraversando il ponte sul torrente Uzzone e voltando a sinistra si può raggiungere una fra le più pregevoli testimonianze architettoniche di tutta la Langa albese, l’antica pieve di Cortemilia, intitolata a S. Maria, che sorge in un affascinante scorcio circondato dalla quiete e dai vigneti.
L’edificio può essere datato tra il XII e il XIII secolo. Nel corso del Seicento e del Settecento vennero poi effettuate alcune ristrutturazioni. La chiesa presenta tratti architettonici romanici di elevato interesse, in particolare la torre campanaria e l’abside.

Pieve di Santa Maria dell’Acqua Dolce a Monesiglio (aperta dalle 15.00 alle 17.00)
Fuori dal centro di Monesiglio, isolata lungo il Bormida, si può visitare la bellissima pieve romanica dedicata alla Madonna dell’Acqua Dolce (aperta dalle 15.00 alle 17.00) che conserva interessanti affreschi romanico-bizantini.
Lo stile costruttivo è quello romanico arcaico e l’edificio si presenta in eccellente stato di conservazione, specialmente in seguito a recenti lavori di restauro.

La chiesa di S. Rocco a Levice (aperta dalle 10.00 alle 18.00)
L’edificio, in ottime condizioni, fu innalzato probabilmente nel corso del XIV secolo.
Di piccole dimensioni e costruito in pietra locale, è composto da un unico ambiente rettangolare e un abside a pianta semicircolare.
Di eccezionale importanza sono gli affreschi in stile tardo-gotico che ricoprono l’interno dell’abside, databili agli inizi del Cinquecento e commissionati dal marchese Raffaello Del Carretto. I dipinti raffigurano una Madonna in trono con bambino in posizione centrale, due coppie di santi ai lati (S. Sebastiano e S. Rocco a sinistra e S. Giuseppe e S. Lucia a destra) e un Cristo Pantocratore al di sopra della scena.

Chiesa di San Martino di Lignera a Saliceto (aperta dalle 15.00 alle 17.00)
Poco fuori dal centro storico, la chiesetta di San Martino di Lignera è immersa in un contesto incontaminato, arricchito con i colori della vegetazione. Linee romaniche sono visibili nelle forme del campanile, unico elemento rilevante dell’epoca di fondazione (XII secolo). L’edificio presenta una facciata a capanna suddivisa in tre parti; sono evidenti rifacimenti, databili al Seicento. Ulteriori rimaneggiamenti seicenteschi sono visibili all’interno; l’edificio venne ampliato, i volumi modificati: il presbiterio è ora definito da un arco ogivale ed è coperto da una volta a crociera e presenta ancora pitture di gusto gotico, di scuola monregalese della metà del Quattrocento: vi sono raffigurati scene che riguardano la vita di San Martino, l’Annunciazione; spiccano poi un Cristo Pantocratore, gli Evangelisti, i Dottori della Chiesa e i Santi.
Questi affreschi sono realizzati con abbondanza di figure e caratterizzate da un certo realismo.