Nel week end del 10 agosto sarà possibile scoprire tre affascinanti pievi dell’Alta Langa, spesso chiuse al pubblico e che quindi costituiscono un’occasione imperdibile per scoprire dei veri e propri gioielli di architettura romanica.
Sabato 9 agosto si può raggiungere Levice, paese di fondazione altomedievale che conserva la deliziosa chiesa di S. Rocco (dalle 10.00 alle 18.00), subito visibile appena si raggiunge il centro, dopo aver percorso una serie di tornanti dall’uscita della strada provinciale. L’edificio, in ottime condizioni, fu innalzato probabilmente nel corso del XIV secolo.
Di piccole dimensioni e costruito in pietra locale, è composto da un unico ambiente rettangolare e un abside a pianta semicircolare.
Di eccezionale importanza sono gli affreschi in stile tardo-gotico che ricoprono l’interno dell’abside, databili agli inizi del Cinquecento e commissionati dal marchese Raffaello Del Carretto. I dipinti raffigurano una Madonna in trono con bambino in posizione centrale, due coppie di santi ai lati (S. Sebastiano e S. Rocco a sinistra e S. Giuseppe e S. Lucia a destra) e un Cristo Pantocratore al di sopra della scena.
Il giorno seguente, domenica 10 agosto, sempre rimanendo in Alta Langa, meritano una visita il Santuario dell’Assunta a Gottasecca e la Pieve di San Giovanni a Sale San Giovanni.
Il Santuario dell’Assunta (dalle 15.00 alle 17.00) si trova a circa due chilometri dal paese di Gottasecca ed è raggiungibile percorrendo una stradina che passa attraverso i boschi. Sede di un’antica pieve (è attestata come “plebs de Gudega” nei diplomi ottoniani datati al 998), si configurava certamente come un punto di passaggio per viandanti e viaggiatori, che da Alba si spostavano verso Millesimo. Realizzata in pietra locale, la costruzione odierna, in stile barocco, è infatti il risultato di consistenti rifacimenti del Seicento.
La Pieve di San Giovanni a Sale San Giovanni (dalle 15.00 alle 17.00) venne eretta all’inizio dell’XI secolo in pietra lavorata, secondo lo stile romanico-lombardo. La costruzione presenta tre navate con muri di pietra lavorata a scalpello ed è sorretta da pilastri di forma quadrangolare. Sono ancora visibili i corpi absidali con la tipica decorazione ad archetti pensili. Internamente sono da ammirare gli affreschi che datano a varie epoche, dal XIV al XVII secolo; recenti lavori di restauro hanno portato alla luce un dipinto absidale centrale risalente al XII o XIV secolo: un Cristo in mandorla con in mano il Vangelo aperto e intorno i simboli dei quattro Evangelisti.