Le aperture del week end del 20 luglio

 

 

Domenica 20 luglio sono numerosi i beni aperti a ingresso gratuito che consentiranno al visitatore di compiere diversi itinerari in Langa all’insegna del romanico:

Pieve di Santa Maria a Cortemilia (dalle 15.00 alle 18.00; info: 320 4955751)
Una fra le più pregevoli testimonianze architettoniche di tutta la Langa albese, l’antica pieve di Cortemilia, intitolata a S. Maria, sorge in un affascinante scorcio circondato dalla quiete e dai vigneti.
L’edificio può essere datato tra il XII e il XIII secolo. Nel corso del Seicento e del Settecento vennero poi effettuate alcune ristrutturazioni e la chiesa oggi presenta tratti architettonici romanici di elevato interesse.

Pieve Santamaria d’Acqua Dolce a Monesiglio (dalle 15.00 alle 17.00)
Conosciuto comunemente con il nome di “Madonna di San Biagio”, il santuario, molto caro ai monesigliesi, vede la sua costruzione a cavallo tra il X e l’XI secolo (è più volte citata nei diplomi ottoniani come “plebs de Langa”).
Lo stile costruttivo è quello romanico arcaico e l’edificio si presenta in eccellente stato di conservazione, specialmente in seguito a recenti lavori di restauro che hanno inoltre portato alla luce pregiati affreschi romanico-bizantini posti sull’abside centrale. I dipinti sono probabilmente risalenti al XII secolo e raffigurano un Cristo Pantocratore circondato dai simboli dei quattro Evangelisti.

Parrocchiale di San Lorenzo a Saliceto (dalle 15.00 alle 17.00)
Risalente alla fine del XV secolo e voluta dal cardinale mecenate Carlo Domenico Del Carretto di Finale Ligure, la chiesa di S. Lorenzo è l’attuale parrocchiale di Saliceto. L’interno dell’edificio è totalmente affrescato, tuttavia l’interesse prevalente è generato dalla facciata, di fatto la parte più significativa: interamente realizzata in pietra arenaria scalpellata, è dettagliata da una straordinaria ricchezza di particolari, con figure e simboli a bassorilievo. Secondo alcune ipotesi tali figure rimanderebbero alla sfera esoterica.

Castello di Saliceto (1° visita ore 15:00; 2° visita ore 16:30)
Il castello si trova lungo l’antica Via del Sale, tra Piemonte e Liguria. Edificato come fortilizio, tra i secoli XII-XIII, si presenta come una poderosa struttura a pianta trapezoidale, rinforzata da tre torri agli angoli. Il feudo appartenne prima al vescovo di Savona, poi al comune di Asti e dal 1251 al 1532 ai Del Carretto. Napoleone nel 1796 vi insediò il quartier generale per qualche tempo. Nella nicchia della “Sala delle armi” è stato scoperto recentemente un ciclo pittorico trecentesco.

Castello di Monesiglio (dalle 15.00 alle 18.00)
Il castello “Caldera” risale al XIII secolo, ma quasi nulla risulta più leggibile di quel periodo: nel corso del Settecento il complesso difensivo venne trasformato in una residenza signorile.
La parte più antica appare oggi l’imponente opera di sostruzione della collina, un vero e proprio terrazzamento in muratura. Ancora in buone condizioni è la torre centrale, decorata con merli a “coda di rondine”.
Altre modifiche furono apportate nell’Ottocento e poi ancora nel secolo successivo, fino a quando l’intero edificio venne poi adattato ad uso parrocchiale.

Castello di Prunetto (dalle 14.30 alle 18.00)
Proprietà dei marchesi Del Carretto in età medievale, la struttura, realizzata nel XIII secolo in pietra locale, ha una forma rettangolare, con torrette quadrangolari ai lati e un torrione circolare. Gli accessi sono costituiti da due strutture ad arco, uno più stretto, per il passaggio pedonale, uno più ampio.
Nel XV secolo vengono effettuate alcune trasformazioni per adattarlo a dimora civile. L’ambiente principale del castello è rappresentato da un salone a doppia altezza situato nell’ala ovest, con evidenti modifiche ottocentesche.