Sabato 1° agosto un itinerario a Cortemilia all’insegna del romanico

 

 

Proseguono le proposte di Langa Medievale che per sabato 1° agosto consiglia un itinerario a Cortemilia, centro importante dell’Alta Langa, per sfuggire dal caldo cittadino. L’impianto medievale della città è riconoscibile nei suggestivi tratti delle vie porticate del centro. Assai pittoreschi sono i resti delle fortificazioni romaniche, la cui alta torre circolare si erge maestosa ed è distinguibile da qualsiasi punto della città. Questo complesso, situato su un colle nei pressi del centro abitato, è raggiungibile attraverso una piccola via a salire. Sorto nel secolo XII, il castello di Cortemilia rappresenta uno degli esempi più significativi di struttura fortificata che utilizza il modello originario di recinto con torre.

Di eccezionale qualità costruttiva, veniva già menzionato come castrum (stuttura fortificata) in alcuni documenti del XII secolo, ma è nel corso del Duecento che si registrano le modifiche più rilevanti dal punto di vista difensivo, come il recinto perimetrale in muratura con un piano di ronda continuo su arcate.

La datazione della torre risulta invece più problematica, in quanto per tecnica e articolazione sembra collocabile nel XII sec., ma ciò risulta incompatibile con il periodo di diffusione delle torri cilindriche nel cuneese (metà XIII sec.). Si propende pertanto ad attribuire alla torre l’adozione di un linguaggio architettonico arcaicizzante.

Nel XIV sec. si registrano le ultime modifiche alla struttura; il complesso venne progressivamente abbandonato, fino a quanto subì gravi danni durante le guerre del XVI secolo.

Tornando nella cittadina è interessante dare uno sguardo al Convento di San Francesco che la tradizione vuole fondato proprio dal santo di Assisi nel corso del Duecento.

L’edificio testimonia certamente una prima fase costruttiva romanico-gotica; tuttavia successivi rifacimenti in stile barocco, visibili nella facciata e nella grande navata interna, segnano una significativa modificazione dell’edificio nel XVIII secolo.

All’esterno, il campanile mostra chiari elementi romanici negli archetti che corrono a più livelli lungo i quattro lati.

Poco fuori dal paese attraversando il ponte sul torrente Uzzone e voltando a sinistra si può raggiungere una fra le più pregevoli testimonianze architettoniche di tutta la Langa albese, l’antica pieve di Cortemilia (aperta dalle 15.00 alle 17.30; info: 320 4955751), intitolata a S. Maria, che sorge in un affascinante scorcio circondato dalla quiete e dai vigneti. L’edificio può essere datato tra il XII e il XIII secolo. Nel corso del Seicento e del Settecento vennero poi effettuate alcune ristrutturazioni.

La chiesa presenta tratti architettonici romanici di elevato interesse, in particolare la torre campanaria e l’abside. Il campanile è a monofore, spartito in cinque livelli da ordini di archetti pensili piuttosto irregolari.

L’abside, di forma semicircolare, venne costruita all’inizio del XIII secolo: è evidente tuttavia il rialzamento di epoca più tarda. La qualità costruttiva è buona, le pietre sono disposte in modo regolare e ordinato e la linea di demarcazione tra le due parti è rappresentata da una serie di archetti ciechi. Infine, sul lato d’ingresso, è presente una lunetta posta al di sopra del portale, che riporta un altorilievo marmoreo raffigurante la Madonna Incoronata.

Alle spalle della pieve di S. Maria sono visibili i terrazzamenti, che si caratterizzano come uno degli aspetti paesaggistici di maggior interesse di Cortemilia. Valorizzati grazie all’“Ecomuseo dei Terrazzamenti e della vite”, sono il risultato della secolare integrazione tra il lavoro dell’uomo e il sapiente utilizzo delle risorse naturali.