“Vi presento Alba” – visite guidate della città sab 14 maggio

 

 

VI PRESENTO ALBA

L’Associazione Culturale Colline e Culture propone al pubblico per sabato 14 maggio  un’insolita visita guidata alla scoperta dei personaggi che hanno caratterizzato le diverse epoche. Percorsi trasversali di lettura della città a partire dall’epoca romana con Publio Elvio Pertinace, nativo di Alba Pompeia e imperatore per soli tre mesi nell’ anno 193 prima di essere assassinato. Il viaggio nella storia di Alba continua accompagnati da Teobaldo Roggeri, il Santo Ciabattino che in epoca medievale prese a cuore le sorti dei più disagiati e compì il famoso Miracolo della farina. Con la visita alla Cattedrale di San Lorenzo ammireremo lo scalone monumentale “di San Teobaldo” dove, secondo le antiche fonti, il Santo trovò la morte nel 1150. Il Duomo è lo scrigno di preziose testimonianze del ricco passato artistico della città, grazie alle committenze di Monsignor Andrea Novelli che fu promotore del rinnovamento architettonico dell’edificio di culto, a partire dal 1486. Egli commissionò opere d’arte ad importanti artisti come l’ebanista Bernardino Fossati da Codogno che ci ha lasciato uno splendido coro ligneo datato 1512 ancora oggi visibile nel presbiterio della Cattedrale e Gian Giacomo de Alladio, il pittore rinascimentale meglio conosciuto come “Il Macrino d’Alba”, le cui opere sono oggi visibili nella sala consigliare del Comune di Alba e nella chiesa di San Giovanni. Per ogni epoca un personaggio o i personaggi, così tra Seicento e Settecento il Barocco giunge ad Alba con i progetti architettonici dei Conti Rangone di Montelupo, Nicolis di Robilant, Bernardo Antonio Vittone e le pitture di Giovanni Antonio Molineri, Mattia Preti, Michele Antonio Milocco e Pietro Paolo Operti….

L’Ottocento è il secolo delle trasformazioni del tessuto urbano e dell’architettura che hanno sostanzialmente modificato l’aspetto della città: nacque il teatro progettato da Giorgio Busca e inaugurato nel 1855, a lui si devono anche il liceo Govone, Palazzo Porro, il cimitero urbano; il conte vercellese Edoardo Arborio Mella restaurò profondamente la Cattedrale con nuove forme neogotiche. Dopo tanto splendore l’arrivo delle due guerre mondiali portò ad una battuta d’arresto per le arti e i mutamenti architettonici. Malgrado i conflitti, la città ne uscì quasi intatta e l’esperienza partigiana ha lasciato ad Alba il riconoscimento della Medaglia d’oro al Valor militare e le memorie scritte di Beppe Fenoglio che ne “I 23 giorni della città di Alba” ci fa rivivere l’orgoglio e la lotta per la difesa della città. Figure emblematiche del periodo contemporaneo sono l’eclettico Pinot Gallizio, erborista e poi pittore, a lui dobbiamo l’invenzione del Palio degli Asini che si svolge ogni anno in autunno tra le vie del centro di Alba; Giacomo Morra, precursore di tutti i promotori del territorio delle Langhe: a lui si deve la geniale intuizione di legare il nome di Alba a quella del Tartufo Bianco, oggi ambasciatore della nostra città nel mondo.

 

Ritrovo in Piazza Risorgimento di fronte ai portali della Cattedrale di San Lorenzo, 15 minuti prima dell’inizio della visita.

CONTATTI: 339.1014635 – 349.1573506

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